Nel corso degli anni la zootecnia ha intensificato la selezione genetica per ottenere delle razze con caratteristiche specifiche e performance eccellenti che si sono diffuse in tutto il mondo. Per questo motivo gli allevatori, per stare al passo con il progresso, hanno smesso di allevare le razze autoctone che ora rischiano l’estinzione con gravi ripercussioni sulla biodiversità. In questo articolo vi parleremo delle razze autoctone a limitata diffusione!
Cosa si intende per razze autoctone a limitata diffusione?
Con il termine autoctone, si intendono quelle razze appartenenti a specie che hanno avuto origine in una determinata area (in questo caso l’Italia), di cui si mantengono le informazioni genealogiche ai fini della conservazione della popolazione e prestando attenzione alla loro variabilità genetica, promuovendone al contempo la valorizzazione economica.
Perché le nostre razze autoctone si definiscono a limitata diffusione territoriale? Soprattutto negli ultimi anni la zootecnia ha fatto notevoli progressi in merito alla selezione genetica dei capi, non solo per quanto riguarda gli animali da reddito ma anche per gli animali da compagnia, a seguito della quale alcune razze con una produzione meno efficiente o con caratteristiche meno desiderate sono state pian piano sempre meno allevate.
Quali sono le razze autoctone a limitata diffusione territoriale?
Razze bovine:
- Agerolese;
- Burlina;
- Cabannina;
- Calvana;
- Cinisara;
- Garfagnina;
- Modenese;
- Modicana;
- Mucca Pisana;
- Pezzata Rossa Oropa;
- Pontremolese;
- Pustertaler Sprinzen;
- Sarda;
- Sardo Bruna;
- Sardo Modicana;
- Varzese-Ottonese-Tortonese.

Razze suine:
- Nero Siciliano;
- Casertana;
- Sarda;
- Mora Romagnola;
- Cinta Senese;
- Apulo-Calabrese.
Razze caprine:
- capra Bionda dell’Adamello;
- Napoletana;
- capra di Roccaverano;
- Sempione;
- Argentata dell’Etna;
- capra Bianca dei Monti Aurunci;
- Alpina comune;
- Cilentana;
- Valdostana;
- Lariana;
- Girgentana;
- Nicastrese;
- capra dell’Aspromonte;
- Garganica;
- Rustica di Calabria;
- Nera di Verzasca.
Razze ovine:
- Brigasca;
- pecora di Corteno;
- Laticauda;
- Saltasassi;
- Garessina;
- Cornigliese;
- Matesina;
- Garfagnina Bianca;
- Pomarancina;
- Cornella Bianca;
- Brogna;
- Barbaresca siciliana;
- Rosset;
- pecora delle Langhe;
- Frabosana;
- Noticiana;
- Carsolina;
- Ciavanesca; Ciuta;
- Fiemmese;
- Savoiarda;
- Sopravvissana.
Razze equine:
- pony di Esperia;
- cavallo Salernitano;
- Napoletano;
- Ventasso;
- Sanfratellano;
- Bardigiano;
- Maremmano;
- Murgese;
- cavallo del Catria.
Razze canine:
- Bolognese;
- Bracco Italiano;
- Cane Corso;
- Cane da Pastore Bergamasco;
- Cane da Pastore Maremmano Abruzzese;
- Cirneco dell’Etna; -Lagotto Romagnolo;
- Maltese;
- Mastino Napoletano;
- Piccolo Levriero Italiano;
- Segugio dell’Appennino;
- Segugio Italiano a Pelo Forte;
- Segugio Italiano a Pelo Raso;
- Segugio Maremmano;
- Spinone Italiano;
- Volpino Italiano.

Perché è importante mantenere una grande varietà di razze e di specie? L’obiettivo è salvaguardare la biodiversità, ovvero garantire l’esistenza di una notevole varietà di organismi viventi sulla Terra, per consentire alle generazioni future di usufruire di tutti i beni della Terra. Cosa possiamo fare noi consumatori in merito a ciò? Sicuramente un modo per garantire la tutela della biodiversità in ambito zootecnico è acquistare prodotti da allevatori che accolgono razze autoctone a limitata diffusione territoriale o, nel caso dei pet, scegliere di adottare un cane di razza autoctona.
Per saperne di più, continua a seguirci su Vet’s Pills.