In questi giorni si sta molto parlando della Peste Suina Africana (PSA) che sta colpendo in maniera particolare alcuni comuni del Piemonte e della Liguria. Capiamo meglio questa malattia e definiamo un quadro della situazione in Italia.
Definizione e sintomi
La peste suina africana (PSA) è una malattia virale causata da un virus della famiglia Asfaviridae che colpisce unicamente suini e cinghiali (quindi non infetta l’uomo).
Questa malattia desta particolare preoccupazione per una serie di motivi:
- Risulta altamente contagiosa e quasi sempre letale
- Non esistono vaccini né cure
- Il virus riesce a resistere nell’ambiente per lunghi periodi: rimane per 3-6 mesi in prodotti di origine suina non cotta e in salumi, 15 settimane in carne refrigerata e per anni in carne congelata
I sintomi più comuni sono febbre elevata, perdita di appetito, emorragie cutanee (in particolar modo su orecchie e organi interni) e sopraggiunge la morte in media dopo massimo 10 giorni.
La malattia si diffonde principalmente tramite contatto diretto con animali infetti, poiché il virus si diffonde attraverso urina, saliva e feci, ma gli animali possono infettarsi anche tramite ingestione di alimenti infetti o tramite contatto con oggetti contaminati dal virus come attrezzature, veicoli o abbigliamento.
Per gli allevatori e per il commercio che ruota intorno al comparto suinicolo rappresenta una perdita economica e produttiva enorme, non solamente per l’elevata mortalità ma anche per le restrizioni commerciali dei prodotti che si trovano in aree infette.
Situazione attuale in Italia
Il 7 Gennaio 2021 si è registrato il primo caso di PSA fuori dalla Sardegna, in particolare nel comune di Ovada (Alessandria). Fino a quel momento infatti, solo la Sardegna si era trovata a convivere con il virus, mentre era esente in tutto il resto d’Italia. Questo avvenimento ha quindi dato vita ad una serie di interventi per scongiurare una possibile trasmissione del virus, come il contenimento dell’area e la ricerca di carcasse infette.
Grazie al piano di sorveglianza, sono stati individuati 114 comuni situati tra Liguria e Piemonte. Nell’area infetta vige il divieto di cacciare tutte le specie e viene rafforzata la sorveglianza di cinghiali e suini da allevamento. Si intensifica anche il monitoraggio a tutte le operazioni di trasporto e di movimentazione degli animali, di mangimi, prodotti e persone. Inoltre in quest’area sono vietate la raccolta di funghi, la pesca, il trekking, mountain bike e tutte le attività che hanno un’interazione diretta o indiretta con gli animali infetti.
Il Governo ha emanato un Decreto Legge 17 Febbraio 2022 n.9 dove sono riportate le misure per arrestare la diffusione nel virus.
A seguito dei casi di Peste Suina Africana in Italia, in paesi come la Svizzera, Kuwait e in Oriente è stato dato un temporaneo stop all’import di carni e salumi made in Italy.

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