Anche se il nome può risultare simpatico, la malattia dell’hamburger è in realtà un problema di salute serio che può portare a complicazioni gravi e permanenti. Questa malattia è chiamata anche “sindrome della stagione del barbecue“, leggi il nostro articolo e capirai il motivo!
Cos’è e come si trasmette la malattia?
Conosciuta anche con il nome di sindrome emolitico-uremica (SEU), è un’intossicazione alimentare dovuta alla presenza di Escherichia Coli 0157:H7 che normalmente è presente nel tratto gastro-intestinale dei ruminanti e rappresenta uno degli innumerevoli patogeni zoonotici a trasmissione alimentare. Le principali vie di trasmissione quindi sono tramite ingestione di carne infetta poco cotta (in particolare quella di bovino), latte non pastorizzato e verdure fertilizzate con feci infette o irrigati con reflui da allevamenti infetti; una percentuale di contagio da non sottovalutare è anche tramite contatto diretto con l’animale infetto.
L’Escherichia Coli una volta entrato nell’organismo rilascia una tossina chiamata Shiga-tossina (Stx) o verocitotossina (VT) che tramite il circolo sanguigno raggiunge i loro organi bersaglio, ovvero intestino e reni provocando dei gravi disturbi di salute. I soggetti più fragili sono i bambini e rappresenta la causa più importante di insufficienza renale acuta pediatrica.
La diagnosi si svolge attraverso l’analisi delle feci isolando il ceppo E.Coli oppure eseguendo un test per la presenza della Shiga-tossina libera nelle feci mediante saggio di citotossicità; si può ricorrere anche all’analisi sierologica basata sull’identificazione di anticorpi circolanti contro la tossina.
Quali sono i sintomi e come si previene?
I crampi addominali sono i primi sintomi di questa sindrome e sopraggiungono dopo circa 3-4 giorni dall’ingestione dell’alimento contaminato. Dopo 2 giorni dalla comparsa dei crampi si manifesta diarrea emorragica e in alcuni casi febbre, ma i tre sintomi più caratteristici sono:
- Anemia emolitica: bassa concentrazione di emoglobina nel sangue
- Trombocitopenia: quantità di piastrine circolanti inferiore ai valori di riferimento
- Insufficienza renale acuta: peggioramento della funzione renale
Il trattamento deve essere tempestivo data la rapidità del decorso della malattia e si guarisce nella maggior parte dei casi, in alcuni episodi però si sviluppa un’insufficienza renale cronica in cui molto spesso i pazienti colpiti devono ricorrere alla dialisi, altre volte invece la malattia ha un decorso grave che può portare alla morte.
Per prevenire l’insorgenza della malattia bisogna avere alcuni semplici accorgimenti:
- La carne deve essere cotta a 70°C per almeno 2 minuti
- Non consumare latte non pastorizzato
- Consumare prodotti lattiero-caseari derivati esclusivamente da latte pastorizzato
- Lavare le mani prima e dopo aver toccato la carne cruda, comprese le superfici che sono state a contatto con la carne
- Non rimettere la carne cotta sullo stesso vassoio in cui era posizionata la carne cruda
La situazione in Italia oggi:
Dal 2005 esiste un Registro Italiano per la SEU che raccoglie le segnalazioni volontarie dei casi da parte dei centri di nefrologia pediatrica e dell’adulto.
Tra il 1 dicembre 2020 e il 30 novembre 2021 sono stati registrati 54 casi di SEU di cui solo uno era adulto, mentre tutti gli altri casi erano di pazienti minori di 15 anni. Le regioni con un maggior tasso di segnalazione rispetto al tasso medio nazionale sono state Puglia e Lombardia, seguite da Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio.
Se confrontiamo il 2021 con gli ultimi 10 anni c’è stato un crollo dei casi di SEU segnalati al Registro Italiano, anche se il numero di casi segnalati nei mesi di luglio e agosto appare leggermente in aumento rispetto al numero atteso, in particolare c’è stato un aumento di casi del 18% nel mese di agosto rispetto all’atteso mensile.
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