“Omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit ut venenum non sit.” (Tutto è veleno, non esiste nulla che non sia veleno. È solo la dose che fa sì che una sostanza non sia veleno)
Paracelso (1493-1541)
In questo articolo parleremo di zootossine: sostanze tossiche prodotte da diversi animali che possono essere usate come meccanismo di difesa oppure per sottomettere la preda.
Con il termine sostanza tossica si intende una qualsiasi sostanza di origine esogena che, a contatto con l’organismo attraverso una qualunque via, è in grado di interferire con i processi fisiologici dell’organismo, provocando effetti dannosi ad una o più funzioni organiche, fino anche alla morte del soggetto. Con il termine tossina invece si indica il veleno originato da processi biologici di piante, funghi, batteri, serpenti, aracnidi ecc.
Animali secernenti veleno
L’etichetta di “animale velenoso” raccoglie circa centomila specie tra insetti, rettili, molluschi, anfibi, mammiferi e persino uccelli, ciò che li differenzia è la modalità tramite la quale iniettano il veleno e come riescono a ricavarlo. Sono animali che producono da sé il veleno e lo iniettano soprattutto attraverso il morso o attraverso pungiglioni, aculei o spine. Vediamo qualche esempio:

- ragni e serpenti trasmettono il veleno tramite zanne cave compromettendo il sistema circolatorio e nervoso delle prede;
- il drago di Komodo ha il veleno localizzato direttamente nella saliva;
- lo scorpione inietta una neurotossina molto potente da provocare la morte in meno di 5 ore;
- la rana di Greening ha piccole spine sulla testa con la quale colpisce i nemici iniettando il veleno.
Gli animali toxungenici non iniettano le tossine usando zanne o pungiglioni, ma scagliano o spruzzano le tossine contro chi li attacca. Un esempio sono gli scarafaggi bombardieri che spruzzano benzochinoni irritanti dall’addome, così come le salamandre pezzate. Anche lo spruzzo della puzzola, quasi innocuo per l’uomo, è però altamente pericoloso per un cane o un gatto che, se inalano la tossina, iniziano immediatamente a starnutire con violenza, a vomitare, fino a diventare temporaneamente cechi e rischiare danni ai globuli rossi.
Animali che assimilano il veleno

Altri animali non producono da sé le zootossine, ma le ottengono, attraverso la dieta, dall’ambiente o da altri animali. Il pesce palla, ad esempio, si procura la tetratossina da un batterio marino, mentre alcuni serpenti del genere Rhapdophis, nutrendosi di rospi velenosi, assorbono le loro tossine per poi rilasciarle tramite il morso.
Conoscevi tutti questi animali e il loro potere velenoso? Il regno animale è un mondo in continua scoperta e, per quanto possa spaventare, bisogna sempre tenere presente che, per la maggior parte di questi animali, iniettare veleno implica uno sforzo e un ingente dispendio di energia. Ciò li porterà ad avere bisogno di tempo per recuperare totalmente le forze, rendendoli per un breve periodo più vulnerabili. Pur essendo letali, questi animali non attaccano senza un valido motivo.
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