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Il gambero di fiume: una specie in pericolo

Il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), conosciuto anche come “gambero dalle zampe bianche” è l’unico genere di gambero autoctono in Italia, nonché uno dei più grandi invertebrati d’acqua dolce che vivono nel nostro Paese. Essendo una specie autoctona e sottoposta a notevoli minacce, l’UE ha messo in atto interventi concreti per tutelare la sua conservazione.

Come è fatto e dove vive il gambero di fiume?

Essendo un crostaceo ha il corpo rivestito da un esoscheletro di consistenza cornea e costituito da chitina calcificata. Il colore varia dal grigio-verdastro al bruno scuro e ciò rende possibile la mimetizzazione del gambero con il fondale dei torrenti. Il corpo è suddiviso in due parti, cefalotorace e addome.

Il gambero di fiume è presente principalmente nella parte meridionale dell’Europa occidentale e si può trovare nelle acque limpide, correnti, fresche, ben ossigenate e di buona qualità con fondo di roccia, ghiaia o sabbia. L’acqua deve avere un’ossigenazione superiore al 60%, una temperatura compresa tra 15 e 18 °C. Predilige rii, torrenti e corsi d’acqua in zone collinari e prealpine e ben ombreggiati, dotati di vegetazione.

Il ciclo biologico del gambero di fiume

Verso i 3 anni di vita raggiunge la maturità sessuale ed è pronto per riprodursi nella stagione autunnale. Dopo una settimana dall’accoppiamento vengono emesse le uova e fecondate dagli spermatozoi. La femmina protegge, per tutta la durata dell’inverno e della primavera, le 50-100 uova che rimangono adese alle appendici addominali, mentre la schiusa avviene dopo 4-7 mesi. Le larve appena schiuse sono lunghe meno di un centimetro e sono simili agli adulti. La crescita è garantita dai periodi di muta  che avvengono con frequenza diverse, principalmente in giovane età e nel periodo estivo, arrivando a una lunghezza di 120 mm e un peso di 70-80 g.

La tutela del gambero di fiume

I cambiamenti climatici e periodi di siccità mettono a rischio la sopravvivenza del gambero di fiume, specie iscritta dal 2010 nella Red List della IUCN come “endangered”, ovvero a rischio di estinzione. L’UE tutela il gambero di fiume con la Direttiva CEE 92/43 che identifica l’invertebrato come “specie d’interesse comunitario per la quale devono essere individuate zone speciali di conservazione” e come “specie assoggettabile a prelievi coerenti con specifici piani di gestione”. In Lombardia il gambero è tutelato sin dal 1977 con il divieto di cattura, trasporto e commercio e, inoltre, la legge vieta anche l’alterazione e la distribuzione del loro habitat.

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