Aprire le porte di casa ad un animale è sempre un passo meraviglioso e che cambia la tua intera vita, ma è anche una fase importante in cui bisogna essere consapevoli di numerosi fattori tra cui l’ambiente e il carattere dell’animale.
Per capire qual è il percorso che bisogna seguire per adottare un gatto ci corre in aiuto l’Oasi felina “I ragatti di strada“ che ci chiarirà molti dubbi!
Conosciamo meglio l’Oasi felina
L’Oasi felina è nata nel 2017 grazie al progetto “Amici del cuore” che si occupa di trasmettere il rispetto verso qualsiasi tipo di animale nonché fornire loro una vita serena e in salute.
L’Oasi si prende cura di quei felini che provengono da diverse realtà come:
- Gatti selvatici in pessime condizioni fisiche oppure situati in una zona pericolosa (come il ciglio di una strada, vicino a cantieri o edifici in costruzione) o si trovano in una zona considerata rischiosa per la presenza di bocconi avvelenati.
- Cucciolate abbandonate o con presenza della madre.
- Gatti di proprietà di cui i padroni non possono più occuparsi per motivi di salute fisica (morte, malattia) o mentale (malattie psicologiche).
Oltre alla gestione dell’Oasi, lavorano sul territorio per il riconoscimento e il controllo delle colonie feline promuovendo la cattura e la sterilizzazione dei gatti sul territorio.
L’Oasi è ha come obiettivo quello di fornire un luogo sicuro per i gatti, sia all’aperto che al coperto, in cui possono godersi l’amore, il cibo e le coccole in piena libertà e protezione. Per questo motivo l’Oasi è formata da diversi compartimenti:
- Il primo settore è al chiuso in cui sono ospitati quei gatti che per diverse cause non possono stare all’aperto: un esempio è Carbone, un gatto con FIV che alloggiava qui in inverno poiché all’aria aperta si ammalava spesso; oppure per accogliere i gatti che non sono abituati a stare all’aperto ma che con pazienza verranno abituati al mondo esterno; sempre qui troviamo anche le cucciolate, con o senza la madre.

- La seconda parte è all’aperto in cui sono sistemate cucce, casette e ovviamente non mancano luoghi all’ombra grazie alla presenza di alberi. In questa parte dell’oasi si trovano i gatti abituati a stare all’aria aperta, che possono essere sia selvatici, diffidenti con gli umani, che domestici, più propensi al contatto umano. Spesso però accade che anche i gatti più selvatici riescano a “sciogliersi” e farsi finalmente accarezzare, come è accaduto con Gigetto: un gatto arrivato con una zampa così in pessime condizioni da doverla amputare e, una volta liberato nel recinto all’aperto, solo le volontarie più pazienti riuscivano a vederlo, ma solo se nascoste. Se poi provavi ad avvicinarti al suo nascondiglio erano guai per te, un morso era quasi assicurato! Un giorno però, Gigetto era assieme a tutti gli altri gatti per mangiare insieme, lasciandosi tranquillamente coccolare. Adesso è diventata la mascotte dell’Oasi, insaziabile di coccole e attenzioni e finalmente adottabile! Se vuoi conoscere gli altri gatti e sei interessato/a all’adozione, clicca qui per vederne alcuni e per contattare la struttura.

Il percorso per adottare un gatto
Prima di far risuonare le stanze dalle fusa di un gatto bisogna affrontare diversi step che hanno come obiettivo sia il benessere dell’animale e sia di trovare l’animale che più si avvicina alle abitudini del padrone in modo da evitare che possa restituirlo all’Oasi e causare, oltre che ad una perdita di tempo, anche uno stress per l’animale.
Prima di tutto si studia il gatto: è abituato a stare all’aperto o preferisce rimanere al chiuso? È un giocherellone o preferisce dormire? È socievole o solitario? Insomma, si osserva per capire le sue abitudini e le sue esigenze. Se il gatto non è abituato al contatto umano, inizierà un periodo di training in cui l’animale si abituerà gradualmente alla presenza umana, a farsi prendere in braccio per un certo periodo di tempo e farsi coccolare. Di conseguenza l’animale è considerato adottabile se riesce a vivere con l’uomo, non sono quindi considerati adottabili quegli animali in cui permane la loro selvaticità e non riescono ad avere uno stretto rapporto con l’uomo.
Dopodiché il profilo di ogni gatto viene comparato alle caratteristiche delle persone che si rivolgono all’Oasi in cerca di un gatto da adottare, in modo da capire se le abitudini di entrambi i soggetti coincidono o meno. Questo passaggio è estremamente importante e, come scritto prima, serve proprio per assicurarsi che l’animale viva in un ambiente sereno e adatto a lui, ma anche per evitare che il padrone non riesca a gestirlo e che lo restituisca alla struttura.
Una volta trovato il gatto giusto (si spera) per quella persona, si passa a un colloquio telefonico in cui il futuro padrone viene sottoposto a diverse domande per capire le sue abitudini, se ha o meno esperienza con gli animali e il luogo dove vive (in appartamento, se ha un giardino o se la zona in cui abita è trafficata o pericolosa).
Lo step successivo è l’incontro tra il gatto e il futuro proprietario che avviene dapprima nell’Oasi felina, dopodiché le volontarie porteranno personalmente il gatto nella sua futura casa, in modo da essere sicuri che l’ambiente sia adeguato all’animale e garantire che il futuro proprietario sia consapevole dei doveri e delle esigenze nei confronti dell’animale.
Una volta completati tutti gli step necessari per l’adozione, manca solo l’ufficialità: si compila il modulo di adozione e viene dichiarato l’obbligo di castrazione/sterilizzazione dell’animale. A questo punto non ci resta che iniziare una lunga vita assieme al vostro gatto, ma l’Oasi è sempre disponibile per qualsiasi problema, oltre che per sapere come sta l’animale che fino a poco tempo prima passava insieme a loro le giornate!
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