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Biotecnologie: la matrioska della scienza

La pandemia ha portato all’attenzione diverse figure professionali senza le quali non saremmo riusciti a combattere il COVID-19, tra queste troviamo quella del biotecnologo. Che cosa sono però le biotecnologie e cosa fa esattamente un biotecnologo? Chiarisciti i dubbi con questo articolo!

Biotecnologia, ma che vuol dire?

Le biotecnologie sono una branca della biologia che utilizza sistemi biologici, organismi viventi o i loro derivati per produrre o modificare prodotti per l’uomo, migliorare piante e animali o sviluppare microrganismi utilizzabili per obiettivi specifici.

La scelta di collegare le Biotecnologie ad una matrioska non è banale: esistono infatti vari settori in cui troviamo le biotecnologie che sono suddivisi in diversi colori:

  • Red Biotechnology: è il settore dedicato alla biomedica e alla farmacologia. Comprende lo sviluppo di sistemi diagnostici e terapie innovative, come ad esempio l’utilizzo dell’ingegneria genetica per la cura di alcune patologie. Il rosso rappresenta quindi il campo delle Biotecnologie per la salute.
  • White Biotechnology: in questo settore troviamo le biotecnologie alimentari, il quale si occupa di utilizzare organismi per produrre sostanze chimiche.
  • Green Biotechnology: ultima ma non meno importante, raggruppa le Biotecnologie per l’ambiente, grazie alla quale si stanno cercando nuovi metodi agricoli che abbiano un minor impatto ambientale rispetto ai metodi tradizionali.

Quali sono le applicazioni delle Biotecnologie?

Le Biotecnologie utilizzano tecniche di biologia, chimica, fisica e ingegneria con lo scopo di rinnovare il mondo della ricerca e fare nuove scoperte nei settori in cui compete. Vediamo alcuni esempi per ogni ramo.

Le biotecnologie rosse utilizzano metodi sofisticati per sintetizzare prodotti utili per la diagnosi, la prevenzione e la terapia di numerose malattie. Grazie a queste tecnologie oggi è possibile identificare numerose malattie genetiche attraverso l’analisi del DNA. Nell’industria farmaceutica, tra i vari farmaci prodotti, ricordiamo i vaccini e antibiotici. Facendo riferimento alla veterinaria, le biotecnologie sono utilizzate per migliorare la riproduzione degli animali e per identificare quei caratteri che vogliono essere trasmessi alla progenie.

Nell’industria alimentare, rappresentata dalle biotecnologie bianche, si utilizzano diversi microrganismi in settori come l’industria lattiero-casearia, enologica e panificazione. Inoltre si occupa del controllo qualità che permette di garantire la sicurezza e la qualità di un prodotto alimentare.

Nel settore verde, dedicato all’agricoltura, troviamo i prodotti OGM che permettono di ottenere piante più resistenti a erbicidi, patogeni ed a stress ambientale. Per ridurre il consumo ed i costi dovuti all’impiego del concime, si sintetizzano particolari microrganismi del terreno che sono in grado di instaurare un rapporto simbiotico con la pianta, permettendo anche un miglior apporto nutritivo.

Se vuoi chiarire altri dubbi inerenti al mondo della veterinaria, visita le nostre pagine social e il sito di Vet’s Pills!