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Africa sustainable livestock 2050: il futuro del bestiame africano secondo la FAO

Secondo la FAO, entro il 2050, in Africa si assisterà a una rapida crescita della domanda di alimenti di origine animale. Le motivazioni? Sicuramente l’aumento della popolazione e del potere d’acquisto dei consumatori e la crescente urbanizzazione. Perché è importante? L’impatto di questa crescita sui mezzi di sussistenza, sulla salute pubblica e sull’ambiente influenzerà lo sviluppo del continente.

La rapida crescita demografica in Africa

Negli ultimi anni l’Africa ha visto una costante crescita della popolazione. L’idea di un Africa fatta di capanne e costruzioni rurali sta venendo sostituita progressivamente da un continente rigoglioso di nuove aree urbane. Infatti, nel 2017 l’Africa urbana ha fatto segnare un primo dato molto rilevante: il continente ha più abitanti urbani dell’Europa. Secondo i dati riportati dalle Nazioni unite, nel 2017 le persone che in Africa vivevano in città erano 569 milioni contro i 553 milioni dell’Europa. Tale crescita demografica è strettamente correlata quindi ad una contemporanea crescita del tasso di urbanizzazione. Si stima inoltre, che entro il 2050 la popolazione africana sarà la più numerosa e la più giovane del mondo. Il numero dei giovani in Africa sarà dieci volte maggiore rispetto al numero dei giovani presenti in Europa, ed è anche da qui che il continente Africano potrà partire per diventare un vero e proprio motore di sviluppo, rendendo solide e stabili le condizioni di vita locali.

I problemi e le opportunità

Il forte processo di urbanizzazione in atto in Africa si accompagna però anche a dei problemi, sia per quanto riguarda la sostenibilità sociale che quella ambientale. Uno dei problemi più grandi si presenta nella carenza di infrastrutture nelle aree urbane. Infatti, chi poteva permettersi un’abitazione sono sempre state le classi medie e medio-alte, lasciando indietro le altre classi sociali. Un altro punto cruciale riguarda la realizzazione di sistemi di trasporti urbani capaci di collegare i nuovi centri urbani alle aree di campagna. Lo sviluppo di adeguati collegamenti fra città e campagna consentirebbe una maggiore inclusione sociale ed economica, rendendo le aree rurali sempre più attraenti. Inoltre, ciò permetterebbe di limitare l’insediamento in zone periferiche e ottenere il vantaggio di avere maggiori aree disponibili per nuove attività, creando così nuovi posti di lavoro, necessari in un continente in rapida crescita demografica. L’ultimo problema è rappresentato dalle infrastrutture energetiche, idriche e sanitarie.
Uno sviluppo urbano sostenibile dal punto di vista ambientale dovrebbe basarsi sull’impiego di sistemi “ecocompatibili” per quanto riguarda la gestione delle acque e dei consumi energetici, che in Africa fanno affidamento ancora sull’uso di carbone e legno. Per quanto riguarda il contesto sanitario bisogna tenere in considerazione che un aumento demografico è correlato irreversibilmente ad un aumento dell’inquinamento atmosferico che può avere un impatto negativo sulla salute della popolazione. Le nuove città africane presentano dei grandi potenziali e solo se accompagnate da nuove offerte di lavoro, dalla fornitura di beni e servizi e da migliori collegamenti con le zone rurali o quelle produttive potranno diventare dei centri molto importanti per l’intero pianeta.

Una nuova iniziativa firmata FAO: in cosa consiste?

La FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) stima che la popolazione africana sia destinata a crescere e con questa la produzione e il consumo di carne e prodotti di origine animale. Il progetto ASL2050 mira a individuare strategie alternative per la crescita dell’allevamento del bestiame che possa rispondere in maniera rivoluzionaria alla crescente domanda di prodotti di origine animale da parte della popolazione.

ASL2050 e One Health, è possibile un punto di incontro?

In un contesto storico particolarmente delicato come quello attuale il concetto di One Health assume sempre più un ruolo di cruciale importanza. Ma cosa si intende per One Health? Si tratta di un modello sanitario che prevede l’integrazione di diverse discipline, che si basa sul riconoscimento che la salute umana, animale e dell’ecosistema siano strettamente correlate. ASL2050 promuove un approccio One Health. In che modo? Valuta come l’allevamento del bestiame possa essere benefico o dannoso per la società, individuando soluzioni sempre più sostenibili per il pianeta.

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